mercoledì 20 giugno 2012

FINALE Trofeo della Memoria Arpad Weisz










Arpad Weisz: Caira vince e vola a Varsavia
Stagione calcistica conclusa e riposto estivo carico di successi per le ragazze di Oliva

Non c’era modo migliore di concludere la stagione. Anche l’Eurnova, ultimo ostacolo di quest’anno calcistico, è stata battuta per 2 a 1, e il Caira si porta a casa campionato e trofeo estivo.
L’“Arpad Weisz” si è concluso venerdì con l’intensa finale che ci si aspettava, combattuta fino all’ultimo respiro e risolta con un solo gol di scarto tra le due formazioni, ostinate nel conseguimento di un titolo che sembrava tutt’altro che un impegno secondario.
Bottino pieno, dunque per le gialloblu, che ora posso godersi il meritato risposo, detentrici di un nuovo successo e totalmente proiettate all’anno calcistico che verrà, di certo impegnativo come non mai, che le vedrà ospiti di tutto il centro sud in una stagione calcistica dal sapore completamente rinnovato in cui la territorialità perde il valore che conosciamo per acquisirne uno più grande, con limiti ben più estesi: nazionali. 
“Abbiamo alzato una coppa che vale un po’ tutte le vittorie di quest’anno – parla il presidente Oliva – Vincere il campionato è stata una soddisfazione incredibile, ma vincere anche questo torneo, che ci ha messi di fronte quasi ad una proiezione di noi nel prossimo futuro, è stato prendere definitivamente coscienza di quanto i nostri sacrifici siano stati ripagati. Poter toccare, concretamente, i nostri successi è stato davvero incredibile, e farlo in questo ambiente, in un gruppo che non ha mai esitato a mostrare entusiasmo e a trasmetterlo, ha reso tutto ancora più unico!”
Partita, come detto, interessantissima, che ha lasciato vedere perfettamente le caratteristiche delle due formazioni dal primo all’ultimo minuto.
Caira spumeggiante, aggressivo, dal pressing continuo e asfissiante, che si vede negare il vantaggio già al 2° del primo tempo dal portiere dell’Eurnova, quando Moro dalla destra incrocia sicura sul secondo palo. Numerosissime le azioni offensive delle gialloblu nei primi 35 minuti, molte le occasioni sciupate o sfortunate, rappresentate al meglio da un tiro secco e potente di Mancini all’incrocio, ma ancora perfettamente respinto dal portiere romano. 0 a 0 è il risultato quando si rientra negli spogliatoi, ma il Caira vuole vincere e si vede.
Di nuovo in campo e questa volta Eurnova alza la testa; le ragazze ciociare abbassano un po’ il ritmo e la tecnica e l’organizzazione tattica della formazione capitolina cambiano la direzione della gara per un buon quarto d’ora e portano in vantaggio la squadra di Serafini: lancio lungo dalle retrovie e inserimento dell’attaccante, che non sbaglia e infila un pallonetto alle spalle di Zullo.
Dura un minuto il vantaggio delle romane, raggiunte sul punteggio di 1 a 1 da un gol di Di Paolo, che fa tap-in su una palla messa al centro da Moro. “Questa è la mia squadra! – dichiara il capitano – Abbiamo preso un gol ma l’abbiamo restituito in un batter d’occhio, non concedendo alle nostre avversarie neppure la minima illusione: se ci colpiscono reagiamo al meglio, sempre. Abbassare la testa non è nel nostro stile.”
Aggancio riuscito e di nuovo solo Caira; su calcio d’angolo, perfettamente eseguito da Castelli, spunto dell’attaccante Marchese, presa in prestito dalla Roma per questo torneo: in una frazione di secondo palla tra i piedi e tiro forte e deciso a gonfiare la rete dell’Eurnova, che è costretta ora a inseguire.
2 a 1 Caira, attacchi sporadici alla porta di Zullo, ma difesa rocciosa e centrocampo sacrificato, a coprire più che a sostenere l’attacco. Solo un brivido allo scadere, su una punizione che si infrange contro la traversa e poi il triplice fischio: Caira è  la vincente. Il trofeo Arpad Weisz corona una stagione a dir poco eccellente.
Mister Evangelista, espulso dalla panchina per aver invaso il campo al momento del gol del pareggio, commenta così: “Sembrava il giorno del mio compleanno e le ragazze mi hanno regalato una prestazione senza valore. Sapevo che avrebbero dato il massimo e mi limiterò a dar loro il merito anche di questa vittoria. Il loro spirito di sacrificio, la loro umiltà e la loro voglia di vincere mi hanno insegnato più di quanto il calcio abbia mai fatto. Per questo ringrazio loro, ringrazio le ragazze di Roma, prese in prestito per il torneo e ringrazio la società, sempre attenta alle esigenze della squadra, sempre pronta a sostenere il gruppo e i singoli. Alzare questa coppa è stata un’esperienza del tutto particolare; farlo con loro e con Alessandro e Gianni l’ha resa eccezionale!”
Una marea di complimenti per le ragazze gialloblu che ad ottobre saranno a Varsavia con la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, l’assessore allo sport Fabiana Santini e i rappresentanti della Comunità Ebraica per visitare il campo di Lublino Majdanek in memoria dell’olocausto alla luce di un obiettivo chiaro: la diffusione di uno sport dal forte valore etico e sociale che vuole promuovere tra i giovani l’esperienza della Memoria per farne esempio per il presente. Inoltre saranno ospiti qui a Cassino, prima della partenza prevista per l’autunno, i rappresentanti della comunità, per far visita all’abbazia e alla città martire, fortemente legata alla storia tragica che ha visto il popolo ebraico centro di una discriminazione senza eguali.
Le ragazze, entusiaste e grate alle autorità organizzatrici e promotrici del torneo, hanno approfittato per ringraziare loro volta mister e società lasciando parlare il capitano come unica e incontestata voce: “Di certo un grazie speciale va a Emiliana, Elisa, Federica e Sabrina che hanno voluto aiutarci in questo torneo solo per il gusto e il piacere di farlo, giocando a pallone… giocando il calcio!
L’applauso più grande è quello che va alle mie ragazze che in campo, in panchina, nello spogliatoio e anche a casa non hanno mollato un solo momento gli obiettivi che ci eravamo poste. Tutte, in ogni modo, hanno reso possibile la realizzazione di questo sogno, un sogno che la società ha sostenuto con la sua più totale presenza: uno staff che non ci ha mai abbandonate, ci ha seguite partita dopo partita e ha sofferto con noi ogni tipo di preoccupazione.
Grazie al mister per i suoi sacrifici e per la sua disponibilità, al nostro dirigente Gianni Gallone, al massaggiatore Claudio Marano, al preparatore dei portieri Paolo Lorini, al nostro custode Aldo e ai nostri grandi ultrà, parte integrante della squadra. Ma soprattutto grazie al presidente che, alla cieca, ha abbracciato un progetto “enorme” e si è reso disponibile a realizzarlo con ogni mezzo; grazie a lui perché non ha mai considerato alcun triplice fischio come la fine di qualche cosa, e perché continua a costruire con noi il nostro sogno”
Il lieto fine dunque per queste ragazze, che con tale vittoria non si dicono giunte al traguardo, ma si sentono, piuttosto, sulla linea della partenza: quella di un’esperienza nuova che farà risuonare, in tutta Italia, la voce dell’intera provincia, della città di Cassino e della piccola contrada di Caira.